Poesia

Nascere dunque. Aprire gli occhi e vedere sorgere per la prima volta il mondo. Poi la caduta, il calcolo, il disincanto. Gli disse Nicodemo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?”

Scelta antologica dell’opera poetica tradotta in russo da Paolo Galvagni e Tatjana Grauz, pubblicata a Mosca per la casa editrice Free Poetry diretta da Igor’ Ulangin.

Ecco un libro che, collegato ai precedenti in unità poematica, si scandisce in una sequenza di liriche centrate sulla “responsabilità”, sulla “decisione”, il monito alla “non resa”, nel tentativo di riattivare il sentimento della creaturalità (Marco Marangoni).

Introduzione tratta dalla “Nota del curatore” del volume di Osip Mandel’štam, La pietra (Il Saggiatore, Milano 2014) Sebbene un singolo anno non possa essere assunto come unico punto[...]

Questo spentoevo sta finendo(Alla Chiara Fonte edizioni, Lugano, 2013) *Risiediamo ancora in questo corpoattraverso cui non ci asteniamodall’imparare e dal dimenticare. Ma appena sotto pelle una tempestasi scatena[...]

(Forum, Forlì 1998). Contiene poesie giovanili scritte negli anni Ottanta, che risentono talvolta delle letture fatte durante l’università. La sezione finale in prosa “Diario finto” è successivamente confluita nel libro di prose con lo stesso titolo.

(Raffaelli, Rimini 2012). Poema narrativo sulle vicende di un’intera nottata di sabato passata da un branco di ragazzi in una città della riviera romagnola: amori, alcol, musica, bande e, insieme, la memoria di un punto incancellabile di luce.

(Jaca Book, Milano 2010). Poema per voce recitante in tre parti sulla fatica e sulla bellezza del nascere alla vita e alla poesia, scritto negli anni Ottanta e poi rimaneggiato, ora in “Bona vox”, antologia di poesia per il teatro curata da Roberto Mussapi.

(Ellerani, San Vito al Tagliamento 2011). Raccoglie trentatrè testi, le prime poesie della maturità, scritte negli anni Novanta. Pubblicato nel 1997, è stato recentemente ristampato, con l’aggiunta dei frammenti precedenti di Mille Novecento Ottantasette.

(Raffaelli, Rimini 2003). Traduzione del celebre poema sulla città di San Pietroburgo, capolavoro della poesia russa, è stato pubblicato nel trecentesimo anniversario della fondazione della città stessa.

(Marietti, Milano 2004). La raccolta di liriche più ampia e organica. Contiene cento poesie ordinate in tre sezioni di diverso argomento: familiari, esistenziali, d’attualità e legate dall’identica tensione a cogliere un imminente inizio, la nascita, la novità.

(Il Vicolo, Cesena 2007). Esercizi di scrittura compiuti su testi precedenti trasformati in sonetti, poi diventati un’opera compiuta, sulla città, gli affetti, i viaggi, i poeti maestri, la scrittura, il mondo di oggi e la natura, il vino...